Guarire e fregarsene

Ho sempre amato il mare ma per anni ne ho fatto a meno non sentendomi “adeguata”. E non farò un discorso di standard che ci propinano i media, perché ritengo sia una grande stronzata. Il problema è la nostra testa e l’importanza che diamo al giudizio degli altri. E’ questo che deve cambiare e se non ce la fai da sola, ricorrere ad un terapeuta è la scelta migliore. Perchè per quante diete tu possa fare, per quanti ritocchini estetici tu possa apportare al tuo corpo, non basterà mai. La testa è quella che comanda ed è la cosa sulla quale concentrarsi.


Tutto è successo dopo che ho dato alla luce Lù. Mi sono ritrovata con 30 kg in più addosso e dopo la prima fase di “vergogna” (se per strada incontravo qualcuno, attraversavo per non farmi vedere, perché in più di un’occasione mi era sembrato di leggere negli occhi “Mamma mia com’è diventata”) è arrivata la fase dell’adeguamento, che non è accettarsi, ma adeguare la propria vita a ciò che senti di essere a causa della tua fisicità.
Per quasi 13 anni vivo solo ed esclusivamente in funzione di mia figlia, dei suoi interessi e delle sue necessità, dimenticando completamente di essere anche una donna. Secondo la mia testa il mio involucro non era degno di fare nient’altro che la madre.


Passano gli anni e nel 2018 muore mio padre.
Nel 2019, nello stesso mese in cui l’anno prima scoprii la malattia di papà, senza volerlo o averlo preventivato, comincio a mangiare meno e comincia il mio dimagrimento.
Nel 2021 mi ricompro il primo costume da bagno dopo tanti anni, ma per carità solo intero, vado al mare 3-4 volte al massimo e solo in posti nei quali ero sicura di non incontrare persone conosciute.
Nel 2022 acquisto sicurezza e vado al mare tutti i giorni ma sempre rigorosamente con il costume intero. Quella sicurezza però non era mia. La sicurezza me la dava il presunto amore di un uomo che era al mio fianco, infatti una volta finita la relazione arriva il crollo emotivo.


Qui ha inizio la vera guarigione, la vera sicurezza, mia e solo mia e non di riflesso.
Il 5 Gennaio 2023 comincio il viaggio dentro me stessa: un viaggio doloroso, complicato, difficile, ma salvifico. Intraprendo la terapia cognitivo-comportamentale con la doc del mio cuore e acquisisco consapevolezza. Tutto questo si ripercuote sulla visione di me in un modo così prepotente che se all’inizio della stagione estiva indossavo solo costumi interi, il 20 giugno mi ritrovo ad aprire un cassetto del comò ormai dimenticato, con tutti i bikini di 20/25 anni fa. E sti cazzi se non sono perfetta, sti cazzi della pancia, sti cazzi della cellulite, sti cazzi se ho 52 anni e la pelle non è più tonica, io il bikini me lo metto lo stesso. Ad agosto arrivo addirittura ad indossare degli shorts che neanche quando avevo 20 anni mettevo.


Sei orgogliosa di te, della tua sicurezza nonostante le tue imperfezioni e posti delle foto sui social. Sarai abbastanza forte da “sopportare” critiche, allusioni e messaggi al limite della decenza? Lo sono stata perché me ne sono fregata, ma se non avessi guardato dentro me stessa e lavorato sulle mie “lacune”, probabilmente avrei accusato il colpo.
E ora quelle stesse foto le riposto in questo articolo perché mi vedo bella con il mio seno non più tonico come una volta, con la mia pancia, con la mia cellulite e con le mie “gambotte”… STI CAZZI!

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